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Espropri e TAV/TAC

La linea TAV/TAC sta prendendo definitivamente forma ed il progetto definitivo è stato finalmente presentato.

Moltissime le proprietà coinvolte da questa grande opera che rivoluzionerà in maniera profonda l'assetto urbanistico della città di Vicenza, nonché le vite dei suoi cittadini.

Per questo motivo abbiamo pensato di creare un piccolo approfondimento per il tramite di 5 rapide risposte a quesiti comuni, seguite poi da ulteriori spunti ai quali avremmo grande piacere di risponderti di persona.

Buona lettura!

5 domande e 5 risposte sugli espropri della Tav/Tac a Vicenza

1 - Quali sono le fasi della procedura di esproprio?

Il procedimento per giungere all’esproprio di un bene immobile prevede un iter ben preciso, prima di arrivare al relativo decreto, che passa attraverso varie fasi:

1) inserimento dell’opera da realizzare nello strumento urbanistico generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente;

2) apposizione sul bene da espropriare del vincolo preordinato all’esproprio;

3) emanazione della dichiarazione di pubblica utilità;

4) determinazione, anche se in via provvisoria, dell’indennità di esproprio.

Una volta esaurite queste fasi, si giunge all’emanazione del decreto di esproprio.



2 - Cos’è la dichiarazione di pubblica utilità?

L’art. 42, terzo comma della Costituzione della Repubblica italiana e l’art. 834 del codice civile stabiliscono che la proprietà privata può essere espropriata per pubblica utilità. L’art. 42, terzo comma deve poi essere considerato in combinato disposto con l’art. 2, che sottopone tutti i cittadini a “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

In virtù di questi doveri, e della tutela e garanzia data alla proprietà privata si prevede che il privato che subisce il provvedimento espropriativo debba ottenere un indennizzo.

Il bene espropriato passa alla pubblica amministrazione per ragioni di pubblica utilità.

La dichiarazione di pubblica utilità si intende disposta:

a) quando l'autorità espropriante approva a tale fine il progetto definitivo dell'opera pubblica o di pubblica utilità, ovvero quando sono approvati il piano particolareggiato, il piano di lottizzazione, il piano di recupero, il piano di ricostruzione, il piano delle aree da destinare a insediamenti produttivi, ovvero quando è approvato il piano di zona;

b) in ogni caso, quando in base alla normativa vigente equivale a dichiarazione di pubblica utilità l'approvazione di uno strumento urbanistico, anche di settore o attuativo, la definizione di una conferenza di servizi o il perfezionamento di un accordo di programma, ovvero il rilascio di una concessione, di una autorizzazione o di un atto avente effetti equivalenti. (art. 12 TU Espropri)



3- Quali immobili verranno espropriati con il passaggio della TAV/TAC a Vicenza?

Secondo la bozza di progetto definitivo della TAV/TAC gli immobili che verranno espropriati, insieme alle ditte proprietarie e la cartografia di riferimento sono riportate nella cartella n. 24 “Espropri”al seguente link:


https://drive.google.com/drive/folders/1HT-C56OL39ZGJwCreQS8F6NBILOpLavj



4 - Come si calcola il valore degli indennizzi per gli espropri? E come è stato calcolato il valore degli indennizzi nel caso del passaggio TAV/TAC a Vicenza?

Il tema del valore dell’indennizzo per espropri è il frutto di una complessa evoluzione normativa e giurisprudenziale. L’attuale punto d’approdo è rappresentato dal capo VI del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità - DPR 367/2000.

A seconda della tipologia di area soggetta alle procedure di esproprio, il TU prevede delle modalità di liquidazione differenti.

a) Determinazione dell'indennità nel caso di esproprio per la realizzazione di opere private che non consistano in abitazioni dell'edilizia residenziale pubblica l'indennità di esproprio è determinata nella misura corrispondente al valore venale del bene (art. 36 TU Espropri).

b) Determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area edificabile l'indennità di espropriazione di un'area edificabile è determinata nella misura pari al valore venale del bene. Quando l'espropriazione è finalizzata ad attuare interventi di riforma economico-sociale, l'indennità è ridotta del 25 per cento.

Nei casi in cui è stato concluso l'accordo di cessione, o quando esso non è stato concluso per fatto non imputabile all'espropriato ovvero perché a questi è stata offerta un'indennità provvisoria che, attualizzata, risulta inferiore agli otto decimi in quella determinata in via definitiva, l'indennità è aumentata del 10 per cento (art. 37 TU Espropri).

c) Determinazione dell'indennità nel caso di esproprio di un'area legittimamente edificata l'indennità è determinata nella misura pari al valore venale. Qualora la costruzione ovvero parte di essa sia stata realizzata in assenza della concessione edilizia o della autorizzazione paesistica, ovvero in difformità, l'indennità è calcolata tenendo conto della sola area di sedime ovvero tenendo conto della sola parte della costruzione realizzata legittimamente (art. 38 TU Espropri).

d) Indennità dovuta in caso di incidenza di previsioni urbanistiche su particolari aree comprese in zone edificabili.

In attesa di una organica risistemazione della materia, nel caso di reiterazione di un vincolo preordinato all'esproprio o di un vincolo sostanzialmente espropriativo è dovuta al proprietario una indennità, commisurata all'entità del danno effettivamente prodotto (art. 39 TU Espropri).

e) Nel caso di esproprio di un'area non edificabile l'indennità definitiva è determinata in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati, anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola (art. 40 TU Espropri).



5 - Chi decide il valore delle liquidazioni?

Il valore definitivo degli espropri è deciso da una commissione stabilita in ogni provincia su indicazioni della Regione e composta:

a) dal presidente della Provincia, o da un suo delegato, che la presiede;

b) dall'ingegnere capo dell'ufficio tecnico erariale, o da un suo delegato;

c) dall'ingegnere capo del genio civile, o da un suo delegato;

d) dal presidente dell'Istituto autonomo delle case popolari della Provincia, o da un suo delegato;

e) da due esperti in materia urbanistica ed edilizia, nominati dalla Regione;

f) da tre esperti in materia di agricoltura e di foreste, nominati dalla Regione su terne proposte dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative.

2. La Regione può nominare altri componenti e disporre la formazione di sottocommissioni, aventi la medesima composizione della commissione prevista dal comma 1 (art. 41 TU Espropri).



Posso rifiutarmi di accettare la liquidazione offerta?

Come posso richiedere una liquidazione più elevata?

Posso oppormi al decreto di esproprio?

Posso ricorrere avverso il provvedimento che dispone la pubblica utilità dell’opera?

Per rispondere a queste e tante altre domande contattaci senza alcun impegno al seguente indirizzo di posta elettronica:
info@studiolegalefrancescopoli.com

o al telefono:
393 - 0445346
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